sabato 20 dicembre 2008
Bari: mercatino biologico per Natale
A Bari un mercatino di Natale all'insegna degli alimenti biologici e dei prodotti dell'agricoltura locale.
L’associazione culturale di promozione sociale EcoBioEquo organizza dal 19 al 23 dicembre un mercatino di prodotti biologici nella sua sede in via Mameli 5, a Bari.
L'associazione ospita anche il Gruppo di Acquisto Solidale Iomangiobio, il Gas che conta più iscritti in Puglia.
Dal 19 al 23 dicembre, con orario continuato dalle 10 alle 19, saranno disponibili tanti prodotti locali - frutta e verdure fresche, conserve vegetali, miele, vino, olio, prodotti da forno, mandorle, confetture e prodotti del mercato equo e solidale - venduti direttamente dai produttori, che saranno presenti per dare informazioni sulle loro produzioni e per raccogliere pareri e suggerimenti dei consumatori. Per l’occasione alcune aziende prepareranno dolci natalizi. Un'ottima occasione sia per acquistare i regali di Natale che per rifornirsi in vista di pranzi e cenoni delle feste.
L’iniziativa è organizzata insieme al Consorzio Puglia Natura e vuole sostenere un consumo consapevole, per avvicinare tutti i consumatori a un nuovo modo di intendere la spesa. I concetti guida sono, oltre al biologico, la spesa “a km zero” (con trasporti ridotti al minimo grazie al ricorso ai produttori locali e quindi con benefici economici e ambientali), produzioni tipiche, prodotti del commercio solidale ecc.
Il tutto, come detto, certificato da agricoltura biologica.
lunedì 8 dicembre 2008
Ambiente, etica e consumi alimentari
Pubblichiamo un articolo molto interessante del quotidiano di Barcellona "La Vanguardia" che parla dell'internazionalizzazione dei consumi alimentari e del ruolo che l'ambiente e l'etica sociale hanno nelle nostre scelte alimentari.
[fonte La Vanguardia]
Ambiente ed etica sociale influiscono sempre di piu' al momento di scegliere che cosa mangiare
Rosa M. Bosch
“La Vanguardia” (Spagna) - 7 dicembre 2008
Ogni giorno due milioni di persone dei paesi ricchi mangiano il persico del Nilo, un pesce introdotto nel lago Vittoria che ha fatto scomparire 200 delle 300 specie autoctone che abitavano in questo ambiente lacustre tra Tanzania, Uganda e Kenia. Il persico consumato in Occidente servirebbe per coprire le necessita' proteiche di base di un terzo della popolazione denutrita che vive intorno al lago.
L'importazione del persico del Nilo, dei gamberoni africani, della frutta tropicale e di tanti altri alimenti dall'Africa, dall'Asia o dall'America Latina controllati da grandi multinazionali non sempre contribuisce ad eradicare la poverta' da questi paesi. Concetti come l'etica sociale ed il rispetto dell'ambiente vengono avanti al momento di scegliere come mangiare.
Veterinari senza frontiere e' una delle Ong che denunciano come casi come quello del persico
vanno contro la sovranita' alimentare, concetto sviluppato dal movimento internazionale Via Campesina nel 1996 che difende il diritto dei popoli ad avere nelle proprie mani il controllo delle sue risorse naturali. Il persico del Nilo illustra questo concetto: adesso la pesca nel lago Vittoria e' nelle mani di grandi operatori, impoverendo i pescatori tradizionali, come attestato dal film documentario “L'incubo di Darwin”.
Di fronte alla minaccia del cambiamento climatico e' uscito fuori l'allarme per il consumo di combustibile e l'aumento di emissioni di CO2 derivati dal trasporto degli alimenti su lunghe distanze. e' l'impronta ecologica degli alimenti. e' sostenibile e salutare mangiare uva coltivata in Cile invece di quella maturata nella regione spagnola del Penedes? Dobbiamo comprare dai paesi poveri per aiutar la loro economia? “Non ha senso mangiare frutta che viene dall'altro capo del mondo e che coltiviamo anche qui. Questo commercio internazionale e' insostenibile dal punto di vista ambientale e sociale; va a vantaggio solo delle multinazionali e dimentica i piccoli agricoltori”, spiega Esther Vivas, della rete del consumo solidale.
“Quello che mangiamo viene determinato da interessi economici che soddisfano le nostre necessita' alimentari”, aggiunge. In sostanza, mangiando una banana del Centro America noi non riempiamo il portafogli “dell'agricoltore che l'ha coltivata ma della multinazionale che la commercia”. Vivas ammette il commercio su lunghe distanze solo per quei prodotti “che non crescono nei nostri territori, come caffe', cacao, quinoa ecc”.
Organizzazioni non governative come Greenpeace condividono questa visione. “Puntiamo sui prodotti locali e di stagione perche' le esportazioni agroalimentari comportano una spesa rilevante di combustibile e distruggono il territorio; siamo a favore della sovranita' alimentare, i popoli devono alimentarsi da soli”, dice Juan Felipe Carrasco, di Greenpeace. Carrasco insiste sulle piantagioni su larga scala di soia in Argentina che “hanno distrutto migliaia di ettari di boschi e di terreni di coltivazioni familiari. Anche se quello dei transgenici e' un altro argomento, Carrasco sottolinea che questo modello ha espulso centomila agricoltori argentini dalle loro terre, trasformando il suolo in una risorsa fortemente degradata.
Per Intermon Oxfam la questione dell'impronta ecologica non e' sufficiente per macchiare di infamia i prodotti che arrivano da altri angoli del pianeta. “Non possiamo approvare che si smetta di comprare dai paesi in via di sviluppo e pregiudicare milioni di persone. Non sono favorevole a dire che 'locale e' migliore'”, dice Jose' Antonio Fernandez, responsabile dell'agricoltura per Intermon. “Oltre ai chilometri percorsi da un alimento, dobbiamo tenere conto di altre questioni come il tipo di coltivazione, se sono stati usati pesticidi, se e' rispettoso dell'ambiente...”.
Ai margini di queste considerazioni, in Europa e negli Stati Uniti prende quota la tendenza a consumare sopratutto frutta e ortaggi coltivati vicino a casa. Negli Stati Uniti stanno diventando popolari i mercati settimanali degli agricoltori mentre in Italia e' stata lanciata la campagna “chilometri zero”. In Spagna e' ancora agli inizi pero' piano piano sta arrivando il messaggio della positivita' dell'agricoltura di prossimita' e di quella biologica. Una delle ultime iniziative e' Catalunyam, campagna lanciata dall'associazione agricola Associació Catalana de Productors Agraris i Comerciants de la Terra per promuovere e distribuire prodotti coltivati in Catalogna e fregiati da una denominazione di qualita' o biologica. In un anno sono state commercializzate 850mila tonnellate di frutta e di ortaggi, secondo quanto afferma la Unio' de Pagesos, organizzazione agricola tra i promotori dell'iniziativa.
L'alimentazione biologica resta pero' una questione aperta in Catalogna, perche' la produzione non e' cresciuta allo stesso ritmo della domanda e la distribuzione perde colpi. “C'e' molta domanda che non siamo in grado di soddisfare, importiamo dall'Andalusia anche se, dall'altra parte, esportiamo 500mila tonnellate di frutta in Europa”, dice Josep Maria Coll della Unio' de Pagesos. Un paradosso, quando si insiste proprio sui pregi dell'alimentazione locale.
[fonte La Vanguardia]
Ambiente ed etica sociale influiscono sempre di piu' al momento di scegliere che cosa mangiare
Rosa M. Bosch
“La Vanguardia” (Spagna) - 7 dicembre 2008
Ogni giorno due milioni di persone dei paesi ricchi mangiano il persico del Nilo, un pesce introdotto nel lago Vittoria che ha fatto scomparire 200 delle 300 specie autoctone che abitavano in questo ambiente lacustre tra Tanzania, Uganda e Kenia. Il persico consumato in Occidente servirebbe per coprire le necessita' proteiche di base di un terzo della popolazione denutrita che vive intorno al lago.
L'importazione del persico del Nilo, dei gamberoni africani, della frutta tropicale e di tanti altri alimenti dall'Africa, dall'Asia o dall'America Latina controllati da grandi multinazionali non sempre contribuisce ad eradicare la poverta' da questi paesi. Concetti come l'etica sociale ed il rispetto dell'ambiente vengono avanti al momento di scegliere come mangiare.
Veterinari senza frontiere e' una delle Ong che denunciano come casi come quello del persico
vanno contro la sovranita' alimentare, concetto sviluppato dal movimento internazionale Via Campesina nel 1996 che difende il diritto dei popoli ad avere nelle proprie mani il controllo delle sue risorse naturali. Il persico del Nilo illustra questo concetto: adesso la pesca nel lago Vittoria e' nelle mani di grandi operatori, impoverendo i pescatori tradizionali, come attestato dal film documentario “L'incubo di Darwin”.
Di fronte alla minaccia del cambiamento climatico e' uscito fuori l'allarme per il consumo di combustibile e l'aumento di emissioni di CO2 derivati dal trasporto degli alimenti su lunghe distanze. e' l'impronta ecologica degli alimenti. e' sostenibile e salutare mangiare uva coltivata in Cile invece di quella maturata nella regione spagnola del Penedes? Dobbiamo comprare dai paesi poveri per aiutar la loro economia? “Non ha senso mangiare frutta che viene dall'altro capo del mondo e che coltiviamo anche qui. Questo commercio internazionale e' insostenibile dal punto di vista ambientale e sociale; va a vantaggio solo delle multinazionali e dimentica i piccoli agricoltori”, spiega Esther Vivas, della rete del consumo solidale.
“Quello che mangiamo viene determinato da interessi economici che soddisfano le nostre necessita' alimentari”, aggiunge. In sostanza, mangiando una banana del Centro America noi non riempiamo il portafogli “dell'agricoltore che l'ha coltivata ma della multinazionale che la commercia”. Vivas ammette il commercio su lunghe distanze solo per quei prodotti “che non crescono nei nostri territori, come caffe', cacao, quinoa ecc”.
Organizzazioni non governative come Greenpeace condividono questa visione. “Puntiamo sui prodotti locali e di stagione perche' le esportazioni agroalimentari comportano una spesa rilevante di combustibile e distruggono il territorio; siamo a favore della sovranita' alimentare, i popoli devono alimentarsi da soli”, dice Juan Felipe Carrasco, di Greenpeace. Carrasco insiste sulle piantagioni su larga scala di soia in Argentina che “hanno distrutto migliaia di ettari di boschi e di terreni di coltivazioni familiari. Anche se quello dei transgenici e' un altro argomento, Carrasco sottolinea che questo modello ha espulso centomila agricoltori argentini dalle loro terre, trasformando il suolo in una risorsa fortemente degradata.
Per Intermon Oxfam la questione dell'impronta ecologica non e' sufficiente per macchiare di infamia i prodotti che arrivano da altri angoli del pianeta. “Non possiamo approvare che si smetta di comprare dai paesi in via di sviluppo e pregiudicare milioni di persone. Non sono favorevole a dire che 'locale e' migliore'”, dice Jose' Antonio Fernandez, responsabile dell'agricoltura per Intermon. “Oltre ai chilometri percorsi da un alimento, dobbiamo tenere conto di altre questioni come il tipo di coltivazione, se sono stati usati pesticidi, se e' rispettoso dell'ambiente...”.
Ai margini di queste considerazioni, in Europa e negli Stati Uniti prende quota la tendenza a consumare sopratutto frutta e ortaggi coltivati vicino a casa. Negli Stati Uniti stanno diventando popolari i mercati settimanali degli agricoltori mentre in Italia e' stata lanciata la campagna “chilometri zero”. In Spagna e' ancora agli inizi pero' piano piano sta arrivando il messaggio della positivita' dell'agricoltura di prossimita' e di quella biologica. Una delle ultime iniziative e' Catalunyam, campagna lanciata dall'associazione agricola Associació Catalana de Productors Agraris i Comerciants de la Terra per promuovere e distribuire prodotti coltivati in Catalogna e fregiati da una denominazione di qualita' o biologica. In un anno sono state commercializzate 850mila tonnellate di frutta e di ortaggi, secondo quanto afferma la Unio' de Pagesos, organizzazione agricola tra i promotori dell'iniziativa.
L'alimentazione biologica resta pero' una questione aperta in Catalogna, perche' la produzione non e' cresciuta allo stesso ritmo della domanda e la distribuzione perde colpi. “C'e' molta domanda che non siamo in grado di soddisfare, importiamo dall'Andalusia anche se, dall'altra parte, esportiamo 500mila tonnellate di frutta in Europa”, dice Josep Maria Coll della Unio' de Pagesos. Un paradosso, quando si insiste proprio sui pregi dell'alimentazione locale.
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lunedì 1 dicembre 2008
Gli agricoltori tedeschi non producono prodotti biologici a sufficienza
Da alcuni anni, ormai, gli agricoltori tedeschi non riescono a coprire la domanda interna di prodotti biologici. Questo non riguarda solo i prodotti mediterranei, come pomodori e arance, poco coltivabili in Germania, ma anche prodotti continentali, come cereali e latte.
Secondo il ministro dell'ambiente Eckhard Uhlenberg, per soddisfare le richieste dei consumatori tedeschi i terreni destinati al biologico dovrebbero aumentare almeno dell'80% fino al 2012.
Oggi in Germania solo il 5% degli alimenti prodotti è biologico.
Supermercati e discount offrono sempre di più prodotti biologici ma, ovviamente, numerosi prodotti vengono dall'estero, soprattutto dalla Cina.
Per favorire la crescita delle produzioni biologiche nazionali, il ministro Uhlenberg vuole aumentare le sovvenzioni agli agricoltori che scelgono il biologico, che oggi sono di 262 euro ad ettaro per i primi due anni.
Nel 2007 i consumatori tedeschi hanno speso per i prodotti biologici 5,4 miliardi di euro. Il tasso di crescita della spesa è stato negli ultimi anni intorno al 18%.
[fonte Der Western]
Secondo il ministro dell'ambiente Eckhard Uhlenberg, per soddisfare le richieste dei consumatori tedeschi i terreni destinati al biologico dovrebbero aumentare almeno dell'80% fino al 2012.
Oggi in Germania solo il 5% degli alimenti prodotti è biologico.
Supermercati e discount offrono sempre di più prodotti biologici ma, ovviamente, numerosi prodotti vengono dall'estero, soprattutto dalla Cina.
Per favorire la crescita delle produzioni biologiche nazionali, il ministro Uhlenberg vuole aumentare le sovvenzioni agli agricoltori che scelgono il biologico, che oggi sono di 262 euro ad ettaro per i primi due anni.
Nel 2007 i consumatori tedeschi hanno speso per i prodotti biologici 5,4 miliardi di euro. Il tasso di crescita della spesa è stato negli ultimi anni intorno al 18%.
[fonte Der Western]
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domenica 30 novembre 2008
Paul Newman e il biologico negli Stati Uniti
Dopo la sua morte, è stato detto molto dell'eredità di Paul Newman come attore.
Non si è invece prestata molta attenzione all'impatto che ha avuto sulla diffusione dei cibi biologici.
Se nel 1993 Newman non avesse permesso che sua figlia, Nell, creasse la divisione biologica della Newman's Own, la nazione avrebbe ingoiato ancora biscotti biologici di piombo e pretzel duri come la roccia.
Usando farina bianca, zucchero ed altri ingredienti familiari al palato degli americani, la Newman's Own ha costruito un ponte che ha consentito ai cibi biologici di spostarsi dai negozi specializzati nella vendita di prodotti naturali ai supermercati.
“La sua fama ha costituito una garanzia di qualità dei prodotti biologici”, ha detto Caren Wilcox, ex direttrice della Organic Trade Association.
Sono bastati un piano commerciale dettagliato e una cena per il Thanksgiving, il Giorno del Ringraziamento, organizzata in segreto da Nell Newman con ingredienti biologici, per convincere il suo scettico padre che valeva la pena di correre il rischio.
Adesso, 15 anni dopo, la linea biologica della compagnia ha sviluppato più di 150 prodotti. La Newman's Own Organics è il terzo brand biologico più conosciuto del paese, secondo la Hartman Group, una società di ricerche di mercato.
[fonte New York Times; foto Flickr]
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sabato 29 novembre 2008
La dieta del fast food potrebbe favorire il morbo di Alzheimer
La notizia è di quelle a prima vista incredibili ma che poi provocano la reazione "l'avevo detto io!". +
La salute parte dalla dieta e siamo sempre più convinti che la scelta del biologico è una scelta a lungo andare vincente per noi e per i nostri figli.
In questo caso, più che il biologico in positivo, il protagonista in negativo è il cibo dei fast food.
Veniamo alla notizia.
Il cibo spazzatura, quello dei fast food e delle tavole calde, potrebbe avere una relazione con il morbo di Alzheimer, una malattia molto seria.
Secondo una scienziata svedese, alcune cavie nutrite con cibo spazzatura per nove mesi hanno iniziato a sviluppare noduli cerebrali, tipici del morbo di Alzheimer.
La scoperta dimostrerebbe che una dieta ricca di grassi, zucchero e colesterolo può aumentare il rischio di sviluppare la più diffusa forma di demenza.
"Esaminando il cervello dei topi in laboratorio, abbiamo trovato un'alterazione chimica simile a quella che si verifica in un cervello affetto da Alzheimer", ha detto Susanne Akterin, ricercatrice nel centro per la ricerca sull'Alzheimer del Karolinska Institutet, che ha condotto lo studio.
"Abbiamo il sospetto che un alta quota di grassi e colesterolo nella dieta, combinata con fattori genetici, potrebbe stimolare alcune sostanze cerebrali, che hanno un ruolo nell'insorgenza sviluppo dell'Alzheimer".
Il morbo di Alzheimer è incurabile ed è la più comune forma di demenza senile. Colpisce le regioni del cervello adibite al pensiero, alla memoria e al linguaggio.
Nella sua ricerca, Akterin si è concentrata sulla variante di un gene chiamato apoE4, rilevata nel 15-20% delle persone, che è un noto fattore di rischio per l'Alzheimer. Questo gene è coinvolto nel trasporto del colesterolo.
La ricercatrice ha studiato topi geneticamente modificati per simulare l'effetto della variante del gene sugli umani: per nove mesi le cavie erano state nutrite con una dieta ricca di grassi, zuccheri e colesterolo, in pratica l'equivalente nutritivo dei pasti nei fast food.
Questi topi hanno riportato variazioni chimiche nel cervello, mostrando una crescita anormale della proteina tau e segni che il colesterolo riduceva i livelli di un'altra proteina chiamata Arc, coinvolta nella conservazione della memoria, ha detto Akterin.
"Tutto sommato i risultati ci forniscono qualche indicazione per cercare di prevenire l'Alzheimer, ma sono necessarie ulteriori ricerche in questo campo per diffondere al pubblico i consigli giusti".
[fonte: rielaborato da Reuters]
La salute parte dalla dieta e siamo sempre più convinti che la scelta del biologico è una scelta a lungo andare vincente per noi e per i nostri figli.
In questo caso, più che il biologico in positivo, il protagonista in negativo è il cibo dei fast food.
Veniamo alla notizia.
Il cibo spazzatura, quello dei fast food e delle tavole calde, potrebbe avere una relazione con il morbo di Alzheimer, una malattia molto seria.
Secondo una scienziata svedese, alcune cavie nutrite con cibo spazzatura per nove mesi hanno iniziato a sviluppare noduli cerebrali, tipici del morbo di Alzheimer.
La scoperta dimostrerebbe che una dieta ricca di grassi, zucchero e colesterolo può aumentare il rischio di sviluppare la più diffusa forma di demenza.
"Esaminando il cervello dei topi in laboratorio, abbiamo trovato un'alterazione chimica simile a quella che si verifica in un cervello affetto da Alzheimer", ha detto Susanne Akterin, ricercatrice nel centro per la ricerca sull'Alzheimer del Karolinska Institutet, che ha condotto lo studio.
"Abbiamo il sospetto che un alta quota di grassi e colesterolo nella dieta, combinata con fattori genetici, potrebbe stimolare alcune sostanze cerebrali, che hanno un ruolo nell'insorgenza sviluppo dell'Alzheimer".
Il morbo di Alzheimer è incurabile ed è la più comune forma di demenza senile. Colpisce le regioni del cervello adibite al pensiero, alla memoria e al linguaggio.
Nella sua ricerca, Akterin si è concentrata sulla variante di un gene chiamato apoE4, rilevata nel 15-20% delle persone, che è un noto fattore di rischio per l'Alzheimer. Questo gene è coinvolto nel trasporto del colesterolo.
La ricercatrice ha studiato topi geneticamente modificati per simulare l'effetto della variante del gene sugli umani: per nove mesi le cavie erano state nutrite con una dieta ricca di grassi, zuccheri e colesterolo, in pratica l'equivalente nutritivo dei pasti nei fast food.
Questi topi hanno riportato variazioni chimiche nel cervello, mostrando una crescita anormale della proteina tau e segni che il colesterolo riduceva i livelli di un'altra proteina chiamata Arc, coinvolta nella conservazione della memoria, ha detto Akterin.
"Tutto sommato i risultati ci forniscono qualche indicazione per cercare di prevenire l'Alzheimer, ma sono necessarie ulteriori ricerche in questo campo per diffondere al pubblico i consigli giusti".
[fonte: rielaborato da Reuters]
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domenica 19 ottobre 2008
A Biolife 2008 tavola rotonda sul rischio Ogm
Il prossimo appuntamento per il mondo del biologico è il Biolife 20o8 di Bolzano.
Segnaliamo in particolare una interessante tavola rotonda sul rischio Ogm.
Il programma di Biolife prevede altre iniziative, come:
- Congresso Annuale Associazione Cuochi Alto Adige (SKV)
- Concorso di cucina per cuochi addetti alle mense scolastiche e comunità (pubbliche)
[scarica il bando di gara]- Progetto di educazione alimentare a scuola
- La ristorazione biologica durante la manifestazione (BIOS)
In occasione di BIOLIFE 08, la fiera del prodotto biologico che si svolge dal 14 al 16 novembre a Bolzano avrà luogo un’iniziativa di grande rilievo.
Personalità di riferimento del settore biologico tratteranno il tema
"Il rischio OGM per la produzione biologica e il consumatore"
nell’ambito di una tavola rotonda che si svolgerà venerdì 14 novembre 2008, dalle 14 alle 16, presso il Centro congressi Fiera Bolzano:
- Andrea Ferrante - Presidente di AIAB;
- Rudi Vierbauch - Presidente di BIOAUSTRIA;
- Thomas Dosch - Presidente di BIOLAND GERMANIA;
- Hanspeter Lösch - Presidente di BIOLAND SÜDTIROL;
- Alessandro Triantafillydis - Rappresentante italiano al Gruppo IFOAM UE;
- Assessore all'Agricoltura della Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige.
Durante il Forum si discuterà sull’impatto degli OGM sulla salute di uomini, animali, terra e sulla convivenza tra produzione biologica e OGM. Si tratta di tematiche di grande attualità che mettono in primo piano l’alternativa bio nella produzione agricola.
La partecipazione è gratuita. È tuttavia necessario registrarsi al seguente indirizzo
http://www.fairbz.it/biolife2008/preregistrazione1-i.htm
Durante gli interventi sarà disponibile la traduzione simultanea in italiano e tedesco.
Per ulteriori informazioni potete contattare direttamente il team di Fiera Bolzano al numero di telefono 0471/516041 (Susanna Degasperi) oppure all’indirizzo e-mail: dacol@fierabolzano.it.
Sito internet: www.biolife.bz.
[fonte Provincia autonoma di Bolzano]
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mercoledì 8 ottobre 2008
In Val d'Orcia anche il treno è biologico
La Ferrovia della Val d'Orcia (Asciano-Monte Antico) è uno dei cosiddetti rami secchi, chiuso al traffico passeggeri nel 1994. La linea percorre però un territorio di grande interesse per il turista, perché attraversa la zona delle Crete Senesi e la vallata del fiume Orcia ai piedi del monte Amiata, passando nel territorio di produzione del Brunello di Montalcino e nel Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d'Orcia.
Oggi grazie al Treno Natura, progetto finanziato dalla provincia di Siena, la linea è stata riaperta in alcuni giorni festivi come “ferrovia turistica”. I viaggi vengono fatti su littorine diesel degli anni '50 o su treni a vapore di inizio secolo.
Una delle prossime iniziative sarà il Treno del Biologico, una giornata che vuole mettere insieme il biologico e un turismo “fatto con lentezza”. Domenica 19 ottobre 2008, con partenza da Siena alle 8,30, sarà possibile scoprire le bellezze ed i segreti del Monte Amiata, dalle carbonaie alle orchidee spontanee e alle piante commestibili del bosco. Sono previste visite all'eremo e al castello medievale.
A Vivo d'Orcia, dove tra l'altro si svolge la Festa del Porcino, pranzo tutto a base di prodotti biologici per scoprire i tanti agricoltori bio di questa zona.
Il programma del Treno Natura continuerà con altre iniziative, come il Capodanno in treno.
Oggi grazie al Treno Natura, progetto finanziato dalla provincia di Siena, la linea è stata riaperta in alcuni giorni festivi come “ferrovia turistica”. I viaggi vengono fatti su littorine diesel degli anni '50 o su treni a vapore di inizio secolo.
Una delle prossime iniziative sarà il Treno del Biologico, una giornata che vuole mettere insieme il biologico e un turismo “fatto con lentezza”. Domenica 19 ottobre 2008, con partenza da Siena alle 8,30, sarà possibile scoprire le bellezze ed i segreti del Monte Amiata, dalle carbonaie alle orchidee spontanee e alle piante commestibili del bosco. Sono previste visite all'eremo e al castello medievale.
A Vivo d'Orcia, dove tra l'altro si svolge la Festa del Porcino, pranzo tutto a base di prodotti biologici per scoprire i tanti agricoltori bio di questa zona.
Il programma del Treno Natura continuerà con altre iniziative, come il Capodanno in treno.
Per informazioni sul Treno Natura:
FVO - Ferrovia Val d’Orcia
www.ferrovieturistiche.it
tel. 0577-207413
trenonatura@ferrovieturistiche.it
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giovedì 25 settembre 2008
A Massignano (Ascoli Piceno) il biologico torna in piazza
Torna sabato 27 e domenica 28 settembre 2008 a Massignano, in provincia di Ascoli Piceno, la manifestazione "Bio & Tipico in Piazza", organizzata dal Comune di Massignano, dalla Filiera Corta Picena e dall'Assessorato all'agricoltura della provincia di Ascoli.
La provincia di Ascoli Piceno, come abbiamo visto anche nel post precedente, punta davvero tanto sul biologico come elemento di sviluppo economico, turistico e sociale del Piceno.
"Bio & Tipico in Piazza" è una manifestazione molto interessante che consiglio ai bioturisti e ai biocuriosi. Dopo il successo delle precedenti edizioni, quest'anno si annuncia una presenza più ricca di aziende biologiche del Piceno e tante iniziative, come potete vedere nel programma.
Massignano (Ascoli Piceno) "Bio & Tipico in Piazza" Sabato 27 e domenica 28 settembre 2008
Per informazioni: Comune di Massignano Tel. 0735 72112 - Fax 0735 72312 www.comune.massignano.provincia.ap.it com.massignano@regione.marche.it
Qui potete scaricare il programma completo della manifestazione.
PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
Sabato 27 settembre dalle ore 09,30 alle 20,00
• Puliamo il Mondo 2008 - in collaborazione con Legambiente
ore 09,30 - c/o Scuola media statale - Viale della Rimembranza
• RecuperiamOLI - dove vanno a finire gli oli di frittura?
sensibilizzazione sulla raccolta differenziata in collaborazione con Adriatica Oli
ore 09,30 - c/o Scuola media statale - Viale della Rimembranza
• Mostra Mercato Prodotti da Agricoltura Biologica e Tipici Locali Percorso del “Gusto Bio”, Terrecotte, Fischietti e le “Frittelle di Massignano”
ore 10,00 - 20,00 - Centro Storico
• “La Certificazione Biologica è Garanzia per il Consumatore?”
Tavola rotonda promossa da Suolo e Salute, in collaborazione con Assessorato Agricoltura e al Turismo della Provincia di Ascoli Piceno
• 1° Premio “Bio&Tipico”
ore 11,00 - Sala Consiliare
Domenica 28 settembre dalle 10,00 alle 20,00
• Mostra Mercato Prodotti da Agricoltura Biologica e Tipici Locali
Percorso del “Gusto Bio”, Terrecotte, Fischietti e le “Frittelle di Massignano”
ore 10,00 - 20,00 - Centro Storico
• “L’Orto di Casa Mia”- Riscoperta della Biodiversità e Tipicità Tavola rotonda in collaborazione con Ass. Agricoltura e al Turismo della Provincia di Ascoli Piceno
ore 10,30 Sala Consiliare
• “La Cucina degli Orti” - Massignano - Montottone - S. Elpidio a mare
Circuito Provinciale delle Cucine Tipiche del Piceno
ore 11,30 Sala Consiliare
Laboratori a Tema - Iscrizione Gratuita
- Aula didattica del Miele - Az. Agr. La Viola
- Laboratorio del Pane - Forni “La Pagnotta” e “Dolce Forno”
- Laboratorio delle Conserve - Az. Agr. I Sapori dei Monti
- Laboratorio di Ceramica - Ass. Massignano Ceramica
- Il Vasaio e i Fischietti - Alessandro Lisa e Enzo Vagnoni
Nella fine settimana con prenotazione il menù “Bio & Tipico” del circuito “La Cucina degli Orti” al prezzo di 20,00 euro nei ristoranti e agriturismi che aderiscono all'iniziativa.
Soggiorni con formula week-end con prenotazione al prezzo di euro 20 a persona per notte negli alberghi, agriturismi e bed&breakfast che aderiscono all'iniziativa.
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mercoledì 24 settembre 2008
Ad Ascoli Piceno nasce il circuito della cucina biologica
La provincia di Ascoli Piceno dedica un progetto alla promozione della ristorazione biologica nel territorio, sulla base della positiva esperienza di “Bio ti segue in vacanza”, la la pubblicazione che presenta un elenco di ristoranti che propongono menù biologici). L'assessorato all'agricoltura, attività produttive e turismo, sta infatti realizzando un “Circuito della cucina biologica”, da affiancare a quelli già esistenti, per riunire sotto un unico marchio i ristoranti del territorio provinciale che propongano, nell'ambito della loro offerta, un menù con materie prime provenienti da agricoltura biologica locale.
I prodotti biologici, in particolare, saranno quelli delle aziende che aderiscono alla “rete del biologico piceno” promossa dallo sportello Filieracorta.
“Le richieste del mercato turistico”, spiega l'assessore provinciale Avelio Marini “sono in continuo movimento. Il pubblico è sempre più attento alla nutrizione e alla salute”.
Sono già state raccolte le prime adesioni dei ristoratori piceni.
Gli interessati possono rivolgersi allo sportello Filieracorta della Provincia di Ascoli Piceno: numero verde 800340303; email filieracorta@provincia.ap.it www.filieracorta.org.
[foto: Minicorso di pizza biologica al Sana 2007, organizzato dalla Filiera Corta
fonte: Provincia di Ascoli www.provincia.ap.it]
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martedì 23 settembre 2008
Per comprare prodotti biologici meglio andare in campagna dall'agricoltore
Filiera corta, vendita diretta, spesa in campagna, mercati contadini... è la tendenza del momento, per far incontrare il desiderio degli agricoltori di veder meglio retribuito il proprio lavoro e dei consumatori, alle prese con una crisi dei prezzi alimentari sconosciuta da almeno venti anni.
In questo articolo vengono esaminati i risultati del rapporto Ismea sui prezzi dei prodotti biologici nelle diverse fasi della filiera. L'esito è quasi scontato. La vendita diretta conviene: al produttore agricolo ma anche al consumatore.
Comprare bio? Meglio dal produttore
di Pier Francesco Lisi
In tempi di crisi economica generale e, in particolare, di rincari continui dei prodotti alimentari, tutti i consumatori hanno un occhio più attento al carrello della spesa. Non solo in Italia si spende meno per la tavola: in Germania, infatti, è boom dell'acquisto di cibi negli hard discount.
Anche per chi preferisce i prodotti biologici, la situazione non è rosea. La prima cosa per acquistare bene è avere le informazioni giuste. Per questo, arriva al momento opportuno il rapporto Ismea sui prezzi dei prodotti biologici all'origine, all'ingrosso e al consumo, relativi al gennaio 2008. Dal rapporto, infatti, emergono dati interessanti anche per le scelte dei consumatori.
Uno degli obiettivi dello studio è il miglioramento delle statistiche sull’agricoltura biologica a livello comunitario, finalità espressamente stabilita anche nel Regolamento CE 834/07, che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2009.
I prezzi al consumo dei prodotti biologici sono stati rilevati in punti vendita specializzati e in aziende agricole che fanno la vendita diretta. Anche se il campione rilevato non è molto ampio (20 punti vendita e 5 aziende bio), i dati sono comunque interessanti.
Secondo l'Ismea, in media la quota di retribuzione dei produttori è risultata pari al 42% del prezzo finale, mentre il 23,3%, ha riguardato i grossisti e il rimanente 33,7% il mercato al consumo. I prodotti che rendono di più in percentuale ai produttori sono i carciofi (68,1%), le uova (51,3%) e le pere (47,8%). Al contrario, i prodotti meno remunerativi per chi li produce sono i mandarini (23,9%) e i peperoni (25%). In media, ai produttori biologici va il 37% del prezzo finale della frutta, il 39% per gli ortaggi, il 40,7% per l'olio extravergine e il 42% per le uova.
Un dato che ci si poteva aspettare, ma forse non nelle proporzioni evidenziate da Ismea, riguarda i canali di vendita. Il prezzo dei prodotti bio nei negozi specializzati è sempre superiore rispetto a quello praticato nella vendita diretta. Anche in questo caso le differenze non sono omogenee per i vari prodotti. In media nelle aziende agricole si spende il 20-30 % in meno; si arriva però anche a dei picchi, per cui nei negozi specializzati si possono pagare i mandarini fino al 70% in più o i finocchi addirittura fino al 120%. In generale, i settori in cui l'acquisto diretto in azienda è risultato più conveniente sono gli ortaggi, l'olio extravergine di oliva, il vino (rosso Doc) e le carni suine.
I dati, secondo Ismea, confermano che la filiera corta, con l'eliminazione di alcuni passaggi commerciali, consente di abbattere il prezzo di vendita finale, con vantaggi per il consumatore ma anche per il produttore, che può spuntare una remunerazione più elevata.
[articolo pubblicato sul periodico "Suolo e Salute", n.3-2008]
[foto Bioexpress www.bioexpress.it]
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giovedì 18 settembre 2008
Settembre: appuntamenti dal mondo del biologico
Vi segnaliamo alcuni dei prossimi appuntamenti del mondo del biologico a Roma e nel Lazio:
Giornata tecnica sul grano duro
Roma, martedì 23 settembre 2008
Martedì 23 settembre alle ore 10.30, presso la sede del C.R.A.- QCE (Unità di ricerca per la valorizzazione qualitativa dei cereali, già Istituto sperimentale per la cerealicoltura) di Roma - Via Cassia, 176, è in programma la giornata tecnica sui risultati 2007-08 della Rete nazionale di confronto tra varietà di frumento duro.
Nel corso dell’incontro saranno presentati i risultati relativi a:
• Rete nazionale 2007-08 convenzionale e biologica
• Stoccaggio differenziato delle produzioni 2007-08
• Quadro fitosanitario e problematiche micotossine
• Monitoraggio qualitativo della produzione nazionale
Seguirà una discussione sull’organizzazione delle prove della Rete nazionale di confronto tra varietà di frumento duro 2008-09. Al termine dell’incontro è prevista una colazione rustica presso l’Azienda Inviolatella dell’Istituto.
Per motivi organizzativi si prega di confermare la partecipazione all’incontro all’indirizzo di posta elettronica ersilio.desiderio@entecra.it
Convegno di presentazione del progetto Sabio
Roma, mercoledì 24 settembre 2008
Il 24 settembre si terrà un convegno di presentazione del progetto Sabio: ''LA SOSTENIBILITA’ DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA: valutazioni economiche, ambientali e salutistiche".
Il convegno ha l'obiettivo di presentare i risultati ottenuti nell’ambito del progetto, ma intende anche offrire spunti di riflessione e discussione sulle prospettive future per l’agricoltura biologica all’interno del settore agricolo nazionale, sottolineando inoltre la necessità di un approfondimento delle conoscenze scientifiche.
I lavori inizieranno alle 9,30 e continueranno anche nel pomeriggio con una tavola rotonda coordinata dal prof. Davide Marino dell'Università del Molise.
Qui trovate la locandina del convegno con il programma completo
È gradito l'invio di una conferma di adesione alla segreteria organizzativa (moretti@inea.it).
Per informazioni: www.inea.it oppure www.sinab.it.
Convegno sulla fame di giustizia alla Città dell’Altra Economia
Roma, mercoledì 24 settembre 2008
Si terrà a Roma martedì 24 settembre, presso la Città dell'Altra Economia, il convegno promosso da RespET (Centro per l'Impresa Etica e Responsabile), in collaborazione con il Consorzio Ctm Altromercato (partner di RespET) e Pangea-Niente Troppo. Il convegno inizierà alle 9,30 e proseguirà nel pomeriggio.
Una giornata per confrontarsi sull'impatto che può avere sui produttori del Sud del mondo l'introduzione dei prodotti del commercio equo e solidale nella ristorazione collettiva e, in particolare, nelle mense scolastiche del Comune di Roma.
Sarà l'occasione per presentare una ricerca realizzata dal prof. Becchetti, dell'Università di Roma Tor Vergata, e il video “Scegliere”, sul lavoro svolto da RespET in questi anni.
Il convegno internazionale sarà anche l'occasione per degustare a pranzo un menù a base di prodotti biologici e del commercio equo e solidale.
Per informazioni su RespET www.respet.org
Qui puoi scaricare il programma del convegno
Per partecipare è necessario iscriversi entro venerdì 18 settembre 2008 presso la Segreteria di RespEt
Tel: 06-51607293 * email: segreteria@respet.org
giovedì 11 settembre 2008
Biodomenica è sempre Biodomenica
Domenica 5 ottobre 2008 torna in tutta Italia la Biodomenica, l'iniziativa promossa da Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), Legambiente e Coldiretti, per portare la bontà dei cibi biologici nelle piazze delle città italiane.
La Biodomenica, giunta alla nona edizione, è una manifestazione che ogni anno durante la prima domenica di ottobre offre ai visitatori la possibilità di comprare direttamente dai produttori ogni tipo di cibo biologico, dalla verdura fresca, al miele, alle confetture, al pane. Oltre a questo, per la Biodomenica 2008, nelle 100 città in cui sarà allestita la piazza bio, i consumatori potranno partecipare a degustazioni, giochi e spettacoli.
A Roma protagonista della Biodomenica sarà la Città dell'Altraeconomia, di cui abbiamo già parlato nel blog.
Per informazioni:
www.biodomenica.it
biodomenica@biodomenica.it
Qui le aziende biologiche interessate possono aderire direttamente alla Biodomenica.
Quest’anno il tema centrale della Biodomenica sarà la lotta ai cambiamenti climatici, provocati dall’inquinamento dell’uomo. Il biologico, infatti, non fa soltanto bene alla salute, ma anche al clima!
L’agricoltura biologica, infatti, consuma meno energia ed emette meno gas serra in atmosfera rispetto all’agricoltura convenzionale, non avendo bisogno di pesticidi e altre sostanze la cui produzione comporta notevoli emissioni industriali.
Non solo: l’agricoltura bio svolge anche la fondamentale funzione di assorbire nel suolo l’anidride carbonica emessa dagli altri settori, dando così un contributo assai rilevante per abbattere le emissioni dell’Italia per raggiungere gli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto. Questo processo non solo ritiene la CO2, evitando che si liberi nell’aria, ma fa sì che l’humus biologico diventi più ricco di sostanze organiche, e più fertile.
Senza dimenticare che alimentarsi con il menù della dieta mediterranea, con prodotti di stagione e locali, contribuisce non solo a mantenersi in salute, ma anche a ridurre l'inquinamento.
Aiab, infatti, sposa in pieno la filosofia del cibo a Chilometri zero, come garanzia di freschezza e limitazione delle emissioni inquinanti.
Dunque, per far del bene al vostro stomaco ma anche per prendevi cura dell’ambiente, visitate le piazze italiane che il 5 ottobre saranno pronte a festeggiare la Biodomenica!
[fonte Il mondo dell'agricoltura biologica/Aiab]
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mercoledì 10 settembre 2008
Sana 2008: i convegni e gli appuntamenti
Il Sana di Bologna non è solo l'occasione di scoprire decine di aziende biologiche ma anche di partecipare a convegni, seminari e appuntamenti di vario genere.
Per avere un quadro completo delle iniziative e curiosare tra gli eventi, alla scoperta di quello che ci interessa di più, vi consiglio una visita al sito del Sana.
Vi segnalo in particolare la degustazione di vini biologici e biodinamici dei viticoltori dell'Emilia Romagna, che si svolgerà sabato 13 settembre alle 14,30 nello spazio della Prober, l'associazione dei produttori biologici e biodinamici emiliano-romagnoli.
Durante la degustazione sarà anche presentata la Guida (su CD) che contiene i dati di tutte le aziende vitivinicole dell'Emilia Romagna.
Di seguito trovate l'elenco con le relative informazioni dei convegni più interessanti.
Qui trovate invece l'elenco dei workshop (il nome è altisonante ma in pratica sono riunioni meno impegnative, incontri con la stampa ecc.).
I CONVEGNI DEL SANA 2008
Giovedì 11 settembre 2008
ore 10.15 - 13.00
Mangiare sano e mangiare buono: attualità e prospettive del biologico made in Italy
CENTRO SERVIZI BLOCCO D, SALA CONCERTO
ore 9.00 - 18.00
Benessere animale e tutela del consumatore
CENTRO SERVIZI BLOCCO D, SALA NOTTURNO
Venerdì 12 settembre 2008
ore 10.00 - 14.00
Giovani imprenditori in agricoltura: il panorama delle opportunità
CENTRO SERVIZI BLOCCO D, SALA NOTTURNO
ore 10.00 – 13.00
Il ruolo dell’agricoltura biologica nella mitigazione del cambiamento climatico
CENTRO SERVIZI BLOCCO D, SALA CONCERTO
ore 14.30 - 18.00
DOP e IGP: i numeri della qualità
CENTRO SERVIZI BLOCCO D, SALA CONCERTO
Sabato 13 settembre
ore 10.30 - 13.00
Scelte alimentari e salute: star bene con il biologico dalla prima infanzia
CENTRO SERVIZI BLOCCO D, SALA CONCERTO
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martedì 9 settembre 2008
Giornata nazionale del biologico: incontro ad Alvito (Frosinone) presso la cooperativa Cerere
La Giornata nazionale del biologico, come abbiamo già annunciato, si svolgerà domenica 14 settembre 2008.
Nel Lazio la domenica continua ... il lunedì.
Lunedì 15 settembre, infatti, alle ore 19 presso la cooperativa biologica Cerere di Alvito (Frosinone), ai piedi del Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, si svolgerà un incontro a tavola tra produttori biologici, trasformatori, grossisti, commercianti, Gruppi di acquisto, da una parte, e opinion leaders, storici della astronomia, autorità politiche e religiose, dall'altra.
All'incontro partecipa Pina Eramo, presidente nazionale di Anabio Cia, l'associazione di produttori biologici della Confederazione Italiana Agricoltori.
Sotto lo slogan “Indovina chi viene a pranzo. Il bio in tavola”, la Giornata nazionale del biologico animerà in tutta Italia iniziative che avranno come obiettivo l’incontro tra produttori e consumatori per far conoscere il biologico e gli acquisti alimentari nei circuiti brevi.
La giornata è promossa dalla Cia, la Confederazione italiana agricoltori, e da Anabio, l'associazione per l’agricoltura biologica della Cia.
Qui puoi conoscere un primo elenco delle iniziative promosse.
Altre notizie sul sito di Anabio.
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Sana 2008: le novità dal mondo del biologico e dell'ecosostenibile
Torna dall'11 al 14 settembre 2008 a Bologna Sana, il Salone internazionale del Naturale, con un'edizione speciale che celebra i vent'anni della manifestazione fieristica che ha accompagnato lo sviluppo del biologico nel nostro paese. Tradizionale ormai la suddivisione nelle tre aree: alimentazione; cosmesi e benessere; casa.
Da notare SanaKids, lo spazio dedicato ai più piccoli, e A Sana con gusto, lo spazio per le degustazioni presentato da Marisa Laurito.
Tra gli appuntamenti del Sana 2008, segnaliamo la presentazione con degustazione dei vini delle cantine biologiche dell'Emilia Romagna, a cura di Prober (sabato 13 settembre 2008, ore 14,30 nello stand della regione).
Il ventennale sarà festeggiato anche dentro Bologna, con un itinerario del buon vivere che coinvolgerà tutta la città con eventi e degustazioni.
Cibo sano e buono, salute e cura di sé, una casa capace di offrire semplicità, naturalità e bellezza: dalle tre aree storiche di Sana emerge un progetto sempre più vicino ai bisogni delle persone, un’idea di benessere nuova, attualizzata rispetto ai nuovi stili di vita.
Il nuovo format, proposto lo scorso anno, rilancia nel 2008 il progetto del buon vivere sollecitando il confronto anche con i mercati esteri.
La risposta è stata pronta e a Bologna, dall'11 al 14 settembre, sono attese delegazioni di operatori proveniente dagli Stati Uniti, dal Sud America, da Gran Bretagna, Irlanda, Austria, Spagna, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Polonia, Federazione Russa.
L’alimentazione, fulcro di questa edizione, vuole dare risposte al nuovo desiderio di ritrovare il piacere del gusto e della convivialità mettendo in luce come i prodotti da agricoltura biologica siano straordinari ingredienti, partner ideali per la cucina italiana. Il cibo del buon vivere è al centro dell’indagine 2008 dell’Osservatorio Permanente sui consumi diretto da Giampaolo Fabris e sarà il protagonista del “cuore mostra” durante i quattro giorni della manifestazione. Da un grande palco andrà in scena “A Sana con gusto. Buon cibo da scoprire, da guardare, da pensare”: cucina in diretta, degustazioni guidate, conversazioni e incontri in compagnia di cuochi, artisti, personaggi del mondo dello spettacolo.
In un progetto di vita sana trova grande spazio un aspetto curato e piacevole che, come specchio dello star bene, propone salute e benessere come facce di una stessa medaglia, come sinonimi.
Oggi i cosmetici naturali incontrano sempre più il favore del pubblico e questa edizione, grazie anche alla collaborazione con Unipro (Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche) potrà esprimere con maggior forza i contenuti professionali e le potenzialità di questo mercato, mentre quella con Siste (Società Italiana delle Scienze e delle Tecniche Erboristiche) permetterà di offrire agli operatori due importanti convegni internazionali: un percorso storico, culturale e scientifico nel mondo delle piante officiali e una riflessione sull’impiego degli oli officinali.
Certificazione, informazione, percorso di filiera restano i cardini della strategia di questo settore che all’interno dei padiglioni 25 e 26 proporrà un vero e proprio percorso di qualità segnalando con uno specifico pittogramma prodotti e linee di cosmetici certificati.
L’abitare è il terzo ingrediente del buon vivere perché la casa è un luogo centrale nella nostra vita. Sana 2008 propone nuove forme dell’abitare che, all’interno di contesti naturali, dedicano grande attenzione alla scelta dei materiali in funzione della salute delle persone.
All’interno di quest’area EquoLab offre un terreno di confronto fra le imprese artigiane europee che operano con criteri trasparenti di responsabilità sociale e quelle del sud del mondo che appartengono alla rete del Fair Trade. Green hand sarà invece l’occasione per scoprire nuove potenzialità nel ciclo di vita dei prodotti tessili.
Il progetto di Sana guarda al futuro e l’infanzia diventa così un campo di ricerca per ripensare le qualità sostenibili dei prodotti. Questo l’obiettivo di Sanakids, una mostra che rivisita le tre aree espositive guardando alle esigenze dei bambini e offrendo uno spazio di riflessione che permette di proiettare attività produttive, prodotti e comportamenti nello scenario di un mondo sostenibile.
La ventesima edizione del Sana si festeggia anche dentro la città di Bologna. Un itinerario del buon vivere si snoderà in tutta la città, coinvolgendo ristoranti, erboristerie, farmacie, librerie, negozi di arredamento, panetterie e negozi di gastronomia. Sarà l’occasione per gustare i piatti della cucina bio; per scoprire le eccellenze alimentari del territorio con piccole degustazioni; per assaggiare tante varietà di frutta e verdura bio; per imparare come prendersi cura di sé in modo naturale. Ma anche per incontrarsi nelle piazze, nelle librerie, nei musei e sperimentare tutti gli ingredienti di una vita sana di qualità.
Da notare SanaKids, lo spazio dedicato ai più piccoli, e A Sana con gusto, lo spazio per le degustazioni presentato da Marisa Laurito.
Tra gli appuntamenti del Sana 2008, segnaliamo la presentazione con degustazione dei vini delle cantine biologiche dell'Emilia Romagna, a cura di Prober (sabato 13 settembre 2008, ore 14,30 nello stand della regione).
Il ventennale sarà festeggiato anche dentro Bologna, con un itinerario del buon vivere che coinvolgerà tutta la città con eventi e degustazioni.
Cibo sano e buono, salute e cura di sé, una casa capace di offrire semplicità, naturalità e bellezza: dalle tre aree storiche di Sana emerge un progetto sempre più vicino ai bisogni delle persone, un’idea di benessere nuova, attualizzata rispetto ai nuovi stili di vita.
Il nuovo format, proposto lo scorso anno, rilancia nel 2008 il progetto del buon vivere sollecitando il confronto anche con i mercati esteri.
La risposta è stata pronta e a Bologna, dall'11 al 14 settembre, sono attese delegazioni di operatori proveniente dagli Stati Uniti, dal Sud America, da Gran Bretagna, Irlanda, Austria, Spagna, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Polonia, Federazione Russa.
L’alimentazione, fulcro di questa edizione, vuole dare risposte al nuovo desiderio di ritrovare il piacere del gusto e della convivialità mettendo in luce come i prodotti da agricoltura biologica siano straordinari ingredienti, partner ideali per la cucina italiana. Il cibo del buon vivere è al centro dell’indagine 2008 dell’Osservatorio Permanente sui consumi diretto da Giampaolo Fabris e sarà il protagonista del “cuore mostra” durante i quattro giorni della manifestazione. Da un grande palco andrà in scena “A Sana con gusto. Buon cibo da scoprire, da guardare, da pensare”: cucina in diretta, degustazioni guidate, conversazioni e incontri in compagnia di cuochi, artisti, personaggi del mondo dello spettacolo.
In un progetto di vita sana trova grande spazio un aspetto curato e piacevole che, come specchio dello star bene, propone salute e benessere come facce di una stessa medaglia, come sinonimi.
Oggi i cosmetici naturali incontrano sempre più il favore del pubblico e questa edizione, grazie anche alla collaborazione con Unipro (Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche) potrà esprimere con maggior forza i contenuti professionali e le potenzialità di questo mercato, mentre quella con Siste (Società Italiana delle Scienze e delle Tecniche Erboristiche) permetterà di offrire agli operatori due importanti convegni internazionali: un percorso storico, culturale e scientifico nel mondo delle piante officiali e una riflessione sull’impiego degli oli officinali.
Certificazione, informazione, percorso di filiera restano i cardini della strategia di questo settore che all’interno dei padiglioni 25 e 26 proporrà un vero e proprio percorso di qualità segnalando con uno specifico pittogramma prodotti e linee di cosmetici certificati.
L’abitare è il terzo ingrediente del buon vivere perché la casa è un luogo centrale nella nostra vita. Sana 2008 propone nuove forme dell’abitare che, all’interno di contesti naturali, dedicano grande attenzione alla scelta dei materiali in funzione della salute delle persone.
All’interno di quest’area EquoLab offre un terreno di confronto fra le imprese artigiane europee che operano con criteri trasparenti di responsabilità sociale e quelle del sud del mondo che appartengono alla rete del Fair Trade. Green hand sarà invece l’occasione per scoprire nuove potenzialità nel ciclo di vita dei prodotti tessili.
Il progetto di Sana guarda al futuro e l’infanzia diventa così un campo di ricerca per ripensare le qualità sostenibili dei prodotti. Questo l’obiettivo di Sanakids, una mostra che rivisita le tre aree espositive guardando alle esigenze dei bambini e offrendo uno spazio di riflessione che permette di proiettare attività produttive, prodotti e comportamenti nello scenario di un mondo sostenibile.
La ventesima edizione del Sana si festeggia anche dentro la città di Bologna. Un itinerario del buon vivere si snoderà in tutta la città, coinvolgendo ristoranti, erboristerie, farmacie, librerie, negozi di arredamento, panetterie e negozi di gastronomia. Sarà l’occasione per gustare i piatti della cucina bio; per scoprire le eccellenze alimentari del territorio con piccole degustazioni; per assaggiare tante varietà di frutta e verdura bio; per imparare come prendersi cura di sé in modo naturale. Ma anche per incontrarsi nelle piazze, nelle librerie, nei musei e sperimentare tutti gli ingredienti di una vita sana di qualità.
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Le forme del bio: i formaggi biologici in concorso
Si è conclusa a Pienza la sesta edizione del concorso nazionale Le forme del Bio: formaggi d'eccellenza e pascoli Doc, dedicato ai formaggi da agricoltura biologica.
Il concorso è organizzato dall'associazione Città del Bio e da Aiab, con il patrocinio della provincia di Siena e della città di Pienza.
Insieme a questo si è svolta anche la seconda edizione del concorso "Pecorini d'Italia".
L'interesse ovviamente è tutto per i premi: degli oltre centocinquanta formaggi bio in gara, tre hanno raggiunto la vetta, i primi tre posti in assoluto.
1° Premio Medaglia d’Oro
all’Azienda Fattoria La Vialla di G. A. & B. Lo Franco
Comune di Arezzo
Formaggio “Pecorino stagionato”
2° Premio Medaglia d’Argento
all’Azienda Agrilanga di Trinchero Massimo
Comune di Vesime (AT)
Formaggio “Robiola di Roccaverano DOP” (caprino latte crudo)
3° Premio Medaglia di Bronzo
all’Azienda alla Soc. Agr Bacciotti di Mongili Sandra
Comune di Scarperia (FI)
Formaggio “Pecorino tipo cotto”
Da notare la grande varietà di formaggi e anche la varietà delle provenienze dei premiati nelle diverse categorie: 24 province diverse, da Aosta a Ragusa, da Isernia a Oristano, per 13 regioni rappresentate (Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia e Sardegna).
Per la cronaca (ma soprattutto per la nostra gola, sempre avendo un occhio alla salute, visto che parliamo di formaggi da latte bio) ecco l'elenco completo dei premiati nelle 12 categorie.
Qui di seguito il comunicato di Città del Bio sul concorso:
Validi casari, tecnici capaci, veri intenditori e consumatori appassionati si sono incontrati per degustare, confrontare e premiare il meglio dei formaggi di tutta Italia: migliori perché tipici delle più antiche tradizioni locali, ma anche perché attenti al rispetto dell’ambiente o in conformità con le norme dell’agricoltura e dell’allevamento biologici. Tra i centocinquanta campioni pervenuti per la sesta edizione del Concorso “Le Forme del Bio” e i novantotto pecorini per la seconda edizione dei concorsi “Pecorini d’Italia” , domenica 7 settembre saranno decretati i migliori formaggi nazionali per le categorie di appartenenza.[foto rubbahslippahsinitaly.blogspot.com]
Al panel di valutazione, presieduto da Giovanni Pacini, dirigente dell’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Siena, ha partecipato anche Ignazio Garau, direttore di Città del Bio: “Partecipare ai lavori della commissione esaminatrice è stato come compiere un lungo giro d’Italia alla scoperta dei saperi contadini che ancora vengono custoditi e tramandati in ogni regione del nostro Paese. Dalla Fontina della Valle d’Aosta al prezioso Castelmagno della Valle Grana, per poi spostarci al Veneto e all’Emilia Romagna - che ha inviato i suoi campioni di Parmigiano Reggiano di pianura e di montagna – passando per i caciocavalli podolici, le provole, il “piacentinu” e il “ragusano” della Sicilia, senza dimenticare i preziosi pecorini della Toscana, dell’Umbria, del Lazio, dell’Abruzzo e della Sardegna, conciati in tutte le forme e le tradizioni delle diverse regioni”.
I due concorsi nazionali hanno raccolto l’adesione di aziende di produzione in rappresentanza di quasi tutte le regioni italiane. A fregiarsi dei riconoscimenti saranno, dunque, pastori e casari, ma con loro risulteranno vincitori anche quei territori dalla grande qualità ambientale su cui hanno pascolato le capre, le pecore, le vacche e le bufale, che hanno operato la prima ed essenziale “trasformazione artigianale” in latte del ricco assortimento delle erbe di prati e alpeggi.
“L’appuntamento pientino - spiega Garau - sarà anche un utile occasione per rafforzare ulteriormente il coordinamento delle “Città del Formaggio”, iniziativa promossa da Città del Bio in collaborazione con Res Tipica (il progetto dell’Anci per promuovere le Città di Identità). In occasione della 48esima edizione della Fiera del Cacio verrà sottoscritto dai partecipanti un protocollo di intesa orientato a coordinare e organizzare un progetto per la salvaguardia e la valorizzazione delle produzioni casearie storiche della nostra penisola”. “Sono più di quattrocento – va avanti il direttore di Città del Bio - i formaggi tradizionali censiti in Italia ed è necessario intervenire per tutelare e far conoscere la grande variabilità casearia italiana. Il nostro territorio è estremamente variegato, non solo dal punto di vista pedologico e agroclimatico, ma anche della storia, della cultura e, quindi, delle tradizioni. Le produzioni agroalimentari sono conseguentemente lo specchio di questa diversità e di questa ricchezza”.
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lunedì 8 settembre 2008
Sana 2008: edizione del ventennale
Sana, il Salone internazionale del naturale, è arrivato alla sua ventesima edizione.
Un appuntamento storico che ha accompagnato lo sviluppo e la crescita del movimento del biologico in Italia.
Sana si svolge alla Fiera di Bologna, da giovedì 11 a domenica 14 settembre 2008.
Tra gli appuntamenti e le novità di questa edizione, vi segnalo in particolare la degustazione di vini biologici e biodinamici dei viticoltori dell'Emilia Romagna, che si svolgerà sabato 13 settembre alle 14,30 nello spazio della Prober, l'associazione dei produttori biologici e biodinamici emiliano-romagnoli.
Durante la degustazione sarà presentata la Guida (su CD) che contiene i dati di tutte le aziende vitivinicole dell'Emilia Romagna: la presentazione è stata curata da me (con il sito del Vino Biologico) e così avrò l'occasione di fare un intervento anche sabato alla degustazione.
Nei prossimi giorni una presentazione più ampia del Sana 2008 e altre notizie.
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Roma, a ottobre torna la Biofiera
Torna a ottobre 2008, da giovedì 9 a domenica 12, la terza edizione della Biofiera, le giornate del biologico di qualità.
Anche quest'anno la manifestazione si svolgerà nella bellissima cornice del Parco della resistenza, in zona Piramide.
La manifestazione è organizzata dalla regione Lazio e dall'Arsial.
Qui trovate le informazioni sulle prime due edizioni della Biofiera.
Qui una notizia sui vini biologici presenti alla prima edizione del 2006.
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sabato 6 settembre 2008
Giornata nazionale del biologico: i primi appuntamenti
Qui trovate un primo elenco di appuntamenti della Giornata nazionale del biologico, organizzata per domenica 14 settembre 2008 da Anabio e Cia.
Le iniziative elencate si svolgono a Campobasso, in Basilicata, a Imola, a Cesena, in Campania (a Salerno), in Calabria e a Treviso.
Altre iniziative potete trovarle nel sito di Anabio.
Nel Lazio la Giornata fa gli straordinari: lunedì 15 evento alla cooperativa Cerere di Alvito (Frosinone).
Giornata nazionale del biologico: iniziativa a Campobasso
Nell’ambito della Giornata nazionale del biologico, promossa da Cia e Anabio in collaborazione con l’istituto di certificazione Icea, anche la Cia di Campobasso ha promosso per il prossimo 14 settembre un’iniziativa. Verrà allestito in città uno stand, in piazza Vittorio Emanuele, per sensibilizzare i consumatori ed avvicinarli ai prodotti bio. Verranno fatte conoscere le caratteristiche organolettiche ed alimentari e soprattutto, verrà, evidenziata la diversità dalle altre tipologie di produzioni.
Giornata nazionale del biologico in Basilicata
Anche in Basilicata è stata organizzata un’iniziativa per domenica prossima 14 settembre in occasione della Giornata nazionale del biologico. La Cia e l’Anabio regionale hanno promosso un pranzo con i prodotti biologici della ‘agricoltura lucana. L’incontro si terra a Tito (Potenza), presso il Convento di S.Antonio, alle ore 12.
Giornata nazionale del biologico a Imola
Anche a Imola si svolgeranno iniziative in occasione della Giornata nazionale del biologico del 14 settembre, promossa da Cia e Anabio in collaborazione con l'Icea. La Cia di Imola presenterà il programma martedì prossimo 9 settembre, alle ore 19.00, in una conferenza stampa che sarà seguita da una cena a base di prodotti biologici. Il programma prevede, tra l’altro, l’organizzazione, fin da sabato pomeriggio 13 settembre di stand con prodotti biologici, che proseguirà anche domenica 14, e un incontro tra produttori Cia, tecnici dell’Aiab Emilia Romagna, dell’Icea, di Prober e consumatori.
Giornata nazionale del biologico: iniziativa a Cesena
Nell’ambito della Giornata nazionale del biologico, promossa da Cia e Anabio in collaborazione con l'Icea, la Cia di Cesena ha organizzato per il 14 settembre un’iniziativa presso l’azienda agricola Altavilla. Fattoria dei Gessi (Via Tranzano, 820). Ci sarà una visita sia nell’azienda che nella cantina. Seguirà una degustazione di vini e prodotti tipici biologici.
Giornata nazionale del biologico: iniziativa della Cia Campania in provincia di Salerno
Anche la Cia Campania ha organizzato iniziative in occasione della Giornata nazionale del biologico in programma il prossimo 14 settembre. La sede scelta per gli incontri, non solo a tavola, è l’azienda agricola “Morrone Giuseppe”, sita in Caggiano in provincia di Salerno, erede della tradizione derivata da cinque generazioni di una famiglia di contadini da sempre denominata “Capitano”. Vanta una prestigiosa tradizione nella coltivazione agricola biologica, competenza che le consente di eccellere sul mercato con ottimi prodotti, quali olio, formaggi e salumi.
Saranno presenti opinion leader, giornalisti, esperti e specialisti del bio, istituzioni e consumatori. Parteciperanno il presidente della Cia Campania Aurelio Grasso e il presidente della Cia Salerno Mimmo Oliva.
Sarà questa anche l’occasione per presentare il programma sul biologico che la Cia regionale intende realizzare, a partire da prossimo autunno, e per la nascita nei capoluoghi campani di ”farmer’s market i mercati del contadino”, dove le aziende potranno vendere i propri prodotti e i consumatori acquistarli, senza i rincari della intermediazione e l’attuazione e promozione dei circuiti brevi della commercializzazione.
Giornata nazionale del biologico: le iniziative della Cia Calabria
Domenica 14 settembre, con inizio alle ore 10.00, presso l’azienda “Valle del Biologico” a Scandale (Crotone), di Salvatore Rota, la Cia Calabria terrà la “Giornata nazionale del biologico” incentrata sul tema: “Il bio in tavola”.
Nel contesto della giornata sono previste diverse iniziative. La prima riguarderà la visita dell’azienda, con l’illustrazione delle attività che essa svolge nel campo delle coltivazioni (olivo, vite, foraggi, cereali) e degli allevamenti (vacche, avicunicoli, ovicaprini).
Destinatari privilegiati delle informazioni saranno gli alunni delle seconde classi della scuola media dell’istituto Benedetto Citriniti di Simeri Crichi e le loro famiglie.
Agli alunni, in particolare, saranno riservate delle specifiche attività incentrate sul valore dell’alimentazione biologica, a cura di Adele Vitelli, animatrice rurale.
La seconda iniziativa riguarderà una tavola rotonda che si terrà, sempre in azienda, con la quale la Cia presenterà le proprie analisi e proposte per l’agricoltura biologica in Calabria.
La tavola rotonda sarà introdotta da Franco Barretta, presidente provinciale della Cia di Crotone, e coordinata da Michele Drosi, vicepresidente regionale della Cia.
Ai lavori prenderanno parte: Giuseppe Mangone, presidente della Cia Calabria, Salvatore Nicoscia, tecnico della Cia di Crotone, Maurizio Agostino, responsabile Icea Calabria, Sergio Iritale, presidente dell’Amministrazione Provinciale di Crotone, Mario Pirillo, assessore Regionale all’Agricoltura. Le conclusioni saranno tratte da Enzo Pierangioli, vicepresidente nazionale della Cia.
Dopo la tavola rotonda seguirà una degustazione di prodotti da agricoltura biologica dell’Azienda Rota.
Giornata nazionale del biologico: iniziativa della Cia di Treviso
Sabato 13 e domenica 14, il Comune e la proloco di Riese Pio X (in provincia di Treviso) in collaborazione con Provincia e Regione Veneto organizzano la prima edizione di “Agriexpo”, rassegna enogastronomica della provincia di Treviso.
La manifestazione si apre sabato 13 con un convegno sui prezzi dei prodotti alimentari con l'intervento dei presidenti delle associazioni agricole provinciali e le conclusioni del ministro Zaia. Segue la cerimonia di inaugurazione con il taglio del nastro alla presenza delle autorità locali.
Al termine della consueta visita agli stand, la Cia di Treviso, in occasione della Giornata nazionale del biologico, offrirà ai presenti un risotto alla zucca biologica accompagnato da Raboso “bio” e l'assaggio di frutta e dolci biologici, presso la sede comunale.
Contemporaneamente, e per i due giorni della manifestazione, la Cia di Treviso allestirà una “cittadella del biologico”, in cui alcune aziende associate offriranno in assaggio e in vendita i propri prodotti biologici e presso lo stand della confederazione si potranno reperire informazioni sull'agricoltura biologica.
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Appuntamenti bio a Roma e nel Lazio
Vi segnaliamo alcuni dei prossimi appuntamenti del mondo del biologico a Roma e nel Lazio:
Festa dell’agricoltura sociale
Grottaferrata (Roma), venerdì 12 settembre 2008
Venerdì 12 settembre, presso la Cooperativa Agricoltura Capodarco di Grottaferrata (RM), si svolgerà la Festa dell’Agricoltura Sociale, a conclusione del progetto “La Buona Terra”.
Al mattino, dalle ore 9,30, seminario finale del progetto. Alle 13 buffet presso il ristorante della cooperativa. Alle 15 ci sarà il convegno "Modelli e prospettive dell'agricoltura sociale", con la presentazione di una ricerca sull'agricoltura sociale nel Lazio.
Dalle 20, infine, stand gastronomici e concerto “soul rhythm’n blues”.
Qui il programma completo della giornata.
Convegno sull’omeopatia veterinaria
Roma, sabato 13 settembre
Sabato 13 settembre, dalle 10 alle 20, la Città dell’Altra Economia ospita un convegno sull’omeopatia veterinaria, organizzato in collaborazione con Aiab, il dottor Bruno Cipollone, la Scuola di Omeopatia Veterinaria “Rita Zanchi” di Cortona, la ASL di Roma C.
L’appuntamento si terrà presso la sala convegni.
La CAE si trova in Largo Dino Frisullo (ex Mattatoio, quartiere Testaccio).
Qui il programma completo del convegno.
Corso di cucina naturale biologica
Roma, domenica 28 settembre
Domenica 28 settembre l’associazione culturale e ristorante bio Il Gecobiondo organizza il terzo corso di cucina naturale, dalle 10.30 alle 14.30.
L’incontro sarà seguito da un pranzo biologico.
È necessaria la prenotazione perché i posti disponibili sono pochi.
Il Gecobiondo si trova a Roma in via G. Cardano 105.
Per informazioni: tel. 06 5571048.
info@gecobiondo.it
[immagine www.millionmasterpiece.com]
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venerdì 5 settembre 2008
Le Forme del Bio: tutti i formaggi biologici premiati
Le Forme del Bio
VI concorso nazionale
Pienza (Siena) 6-7 settembre 2008
Premi per categorie di formaggi
1. Categoria “Ricotte”
o 1° Premio alla Coop ASCA – Cons. Parco Produce scrl
Comune di Anversa (AQ)
Prodotto “Ricotta stagionata al ginepro”
o 2° Premio all’Az. Agr. Le Fabbrie
di Mesina Gianfranco e Salvatore
Comune di Cavriglia (AR)
Prodotto “Ricotta di pecora”
Diploma di Gran Menzione all’Az. Parco Produce scrl
Comune di Anversa (AQ)
Prodotto “Ricotta maritata”
2. Categoria “Yogurt”
o 1° Premio all’Az. Agr. Luca Cammarata
Comune di San Cataldo (CL)
Prodotto “Yogurt di capra naturale”
o 2° Premio all’Az. Agr. Le Fabbrie
di Mesina Gianfranco e Salvatore
Comune di Cavriglia (AR)
Prodotto “Yogurt di pecora”
3. Categoria “Parmigiano Reggiano”
o 1° Premio al Caseificio Sociale Santa Rita soc. agricola cooperativa
Comune di Serramazzoni (MO)
Formaggio “Parmigiano Reggiano DOP” stagionatura 44 mesi
o 2° Premio all’Az. Agr. Granelli Massimo
Comune di Noceto (PR)
Formaggio “Parmigiano Reggiano DOP” stagionatura 30 mesi
4. Categoria “Latte Vaccino”
o 1° Premio all’Az. Agr. Martini Loris Giovanni
Comune di Castelmagno (CN)
Formaggio “Castelmagno DOP” stagionatura 11 mesi
o 2° Premio alla Fromagerie Haut Val d'Ayas
Comune di Brusson (AO)
Formaggio “Fontina DOP” stagionatura 5 mesi
o 3° Premio all’Az. Agrozootecnica Giuseppe Occhipinti
Comune di Ragusa (RG)
Formaggio “Canestrato al pepe nero”
5. Categoria “Pasta Filata”
o 1° Premio all’Az.Cappetta Felice
Comune di Contursi Terme (SA)
Formaggio “Caciocavallo stagionato”
o 2° Premio all’Az. Transumanza Colantuono – Cons. Parco Produce
Comune di Frosolone (IS)
Formaggio “Caciocavallo Podolico”
3° Premio all’Az. Agrozootecnica Giuseppe Occhipinti
Comune di Ragusa (RG)
Formaggio “Ragusano DOP”
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Agrozootecnica Giuseppe Occhipinti
Comune di Ragusa (RG)
Formaggio “Provola Ragusana”
o Diploma di Gran Menzione al Caseificio Tonon snc
Comune di Zero Branco (TV)
Formaggio “Mia Mozzarella”
6. Categoria “Erborinati”
o 1° Premio all’Az. Agr. Grandis Enrico
Comune di Montegalda (VI)
Formaggio “Verde di Montegalda” misto latte pecora e capra
o 2° Premio all’Az. Agrisestri di Stefano Mozzi
Comune di Genova
Formaggio “Blu de Zena” latte capra
7. Categoria “Caprini stagionati e semistagionati”
o 1° Premio all’Az. Agr. Grandis Enrico
Comune di Montegalda (VI)
Formaggio “Grotte di Montegalda”
o 2° Premio all’Az. Castello di Roccaforte srl
Comune di Roccaforte Ligure (AL)
Formaggio “Corona di Capra” latte crudo
o 3° Premio all’Az. Agr. Luca Cammarata
Comune di San Cataldo (CL)
Formaggio “Formaggella di capra”
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Agr. Santa Margherita di Maria De Dominicis
Comune di Monteroni d’Arbia (SI)
Formaggio “Caprino in foglie di mirto”
8. Categoria “Latte misto”
o 1° Premio alla Soc. Frecco SpA
Comune di Gualdo Tadino (PG)
Formaggio “Arrone semistagionato”
o 2° Premio all’Az. Agr. Grandis Enrico
Comune di Montegalda (VI)
Formaggio “El pegorin”
9. Categoria “Caprini freschi”
o 1° Premio all’Az. Podere il Casale di Brandli Ulrich
Comune di Pienza (SI)
Formaggio “Caprino fresco”
o 2° Premio all’Az. Agrisestri di Stefano Mozzi
Comune di Genova
Formaggio “Formaggetta de Zena”
o 3° Premio all’Az. Agr. Il Mulino di Codara Enrico
Comune di Stella (SV)
Formaggio “Formaggetta di Stella”
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Agr. Podere Le Fornaci di Marco Cassini
Comune di Greve in Chianti (FI)
Formaggio “Caprino fresco”
10. Categoria “Pecorini freschi”
o 1° Premio all’Az. Coop Agricoltura Nuova
Comune di Roma
Formaggio “Caciotta di pecora”
o 2° Premio all’Az. Agr. Le Fabbrie di Gianfranco Mesina
Comune di Cavriglia (AR)
Formaggio “Pecorino fresco”
o 3° Premio all’Az. Agr. Sant’Anna dei F.lli Sanna
Comune di Monteroni d’Arbia (SI)
Formaggio “Pecorino delle Crete Senesi” – latte crudo
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Agr. F.lli Cuscusa
Comune di Gonnostramatza (OR)
Formaggio “Gemme Figu”
11. Categoria “Pecorini semistagionati”
o 1° Premio al Minicaseificio Calavrina di Sanna Gianni
Comune di Bitti (NU)
Formaggio “Annile”
o 2° Premio all’Az. Agr. Luigi Farina
Comune di Orbetello (GR)
Formaggio “Il Pecorino”
o 3° Premio al Caseificio Pienza SOLP SpA
Comune di Pienza (SI)
Formaggio “Bio Pienza”
12. Categoria “Pecorini stagionati”
o 1° Premio alla Soc. Frecco SpA
Comune di Gualdo Tadino (PG)
Formaggio “Pecorino stagionato”
o 2° Premio all’Az. Rotolo Gregorio – Cons. Parco Produce scrl
Comune di Scanno (AQ)
Formaggio “Pecorino scorza nera”
o 3° Premio all’Az. Coop Agricoltura Nuova
Comune di Roma
Formaggio “Pecorino stagionato”
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Ecofattorie Sabine scarl
Comune di Poggio Mirteto (RI)
Formaggio “Pecorino stagionato 24 mesi”
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Agr. D’Amico Maria Rita
Comune di Aidone (EN)
Formaggio “Pecorino siciliano DOP
VI concorso nazionale
Pienza (Siena) 6-7 settembre 2008
Premi per categorie di formaggi
1. Categoria “Ricotte”
o 1° Premio alla Coop ASCA – Cons. Parco Produce scrl
Comune di Anversa (AQ)
Prodotto “Ricotta stagionata al ginepro”
o 2° Premio all’Az. Agr. Le Fabbrie
di Mesina Gianfranco e Salvatore
Comune di Cavriglia (AR)
Prodotto “Ricotta di pecora”
Diploma di Gran Menzione all’Az. Parco Produce scrl
Comune di Anversa (AQ)
Prodotto “Ricotta maritata”
2. Categoria “Yogurt”
o 1° Premio all’Az. Agr. Luca Cammarata
Comune di San Cataldo (CL)
Prodotto “Yogurt di capra naturale”
o 2° Premio all’Az. Agr. Le Fabbrie
di Mesina Gianfranco e Salvatore
Comune di Cavriglia (AR)
Prodotto “Yogurt di pecora”
3. Categoria “Parmigiano Reggiano”
o 1° Premio al Caseificio Sociale Santa Rita soc. agricola cooperativa
Comune di Serramazzoni (MO)
Formaggio “Parmigiano Reggiano DOP” stagionatura 44 mesi
o 2° Premio all’Az. Agr. Granelli Massimo
Comune di Noceto (PR)
Formaggio “Parmigiano Reggiano DOP” stagionatura 30 mesi
4. Categoria “Latte Vaccino”
o 1° Premio all’Az. Agr. Martini Loris Giovanni
Comune di Castelmagno (CN)
Formaggio “Castelmagno DOP” stagionatura 11 mesi
o 2° Premio alla Fromagerie Haut Val d'Ayas
Comune di Brusson (AO)
Formaggio “Fontina DOP” stagionatura 5 mesi
o 3° Premio all’Az. Agrozootecnica Giuseppe Occhipinti
Comune di Ragusa (RG)
Formaggio “Canestrato al pepe nero”
5. Categoria “Pasta Filata”
o 1° Premio all’Az.Cappetta Felice
Comune di Contursi Terme (SA)
Formaggio “Caciocavallo stagionato”
o 2° Premio all’Az. Transumanza Colantuono – Cons. Parco Produce
Comune di Frosolone (IS)
Formaggio “Caciocavallo Podolico”
3° Premio all’Az. Agrozootecnica Giuseppe Occhipinti
Comune di Ragusa (RG)
Formaggio “Ragusano DOP”
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Agrozootecnica Giuseppe Occhipinti
Comune di Ragusa (RG)
Formaggio “Provola Ragusana”
o Diploma di Gran Menzione al Caseificio Tonon snc
Comune di Zero Branco (TV)
Formaggio “Mia Mozzarella”
6. Categoria “Erborinati”
o 1° Premio all’Az. Agr. Grandis Enrico
Comune di Montegalda (VI)
Formaggio “Verde di Montegalda” misto latte pecora e capra
o 2° Premio all’Az. Agrisestri di Stefano Mozzi
Comune di Genova
Formaggio “Blu de Zena” latte capra
7. Categoria “Caprini stagionati e semistagionati”
o 1° Premio all’Az. Agr. Grandis Enrico
Comune di Montegalda (VI)
Formaggio “Grotte di Montegalda”
o 2° Premio all’Az. Castello di Roccaforte srl
Comune di Roccaforte Ligure (AL)
Formaggio “Corona di Capra” latte crudo
o 3° Premio all’Az. Agr. Luca Cammarata
Comune di San Cataldo (CL)
Formaggio “Formaggella di capra”
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Agr. Santa Margherita di Maria De Dominicis
Comune di Monteroni d’Arbia (SI)
Formaggio “Caprino in foglie di mirto”
8. Categoria “Latte misto”
o 1° Premio alla Soc. Frecco SpA
Comune di Gualdo Tadino (PG)
Formaggio “Arrone semistagionato”
o 2° Premio all’Az. Agr. Grandis Enrico
Comune di Montegalda (VI)
Formaggio “El pegorin”
9. Categoria “Caprini freschi”
o 1° Premio all’Az. Podere il Casale di Brandli Ulrich
Comune di Pienza (SI)
Formaggio “Caprino fresco”
o 2° Premio all’Az. Agrisestri di Stefano Mozzi
Comune di Genova
Formaggio “Formaggetta de Zena”
o 3° Premio all’Az. Agr. Il Mulino di Codara Enrico
Comune di Stella (SV)
Formaggio “Formaggetta di Stella”
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Agr. Podere Le Fornaci di Marco Cassini
Comune di Greve in Chianti (FI)
Formaggio “Caprino fresco”
10. Categoria “Pecorini freschi”
o 1° Premio all’Az. Coop Agricoltura Nuova
Comune di Roma
Formaggio “Caciotta di pecora”
o 2° Premio all’Az. Agr. Le Fabbrie di Gianfranco Mesina
Comune di Cavriglia (AR)
Formaggio “Pecorino fresco”
o 3° Premio all’Az. Agr. Sant’Anna dei F.lli Sanna
Comune di Monteroni d’Arbia (SI)
Formaggio “Pecorino delle Crete Senesi” – latte crudo
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Agr. F.lli Cuscusa
Comune di Gonnostramatza (OR)
Formaggio “Gemme Figu”
11. Categoria “Pecorini semistagionati”
o 1° Premio al Minicaseificio Calavrina di Sanna Gianni
Comune di Bitti (NU)
Formaggio “Annile”
o 2° Premio all’Az. Agr. Luigi Farina
Comune di Orbetello (GR)
Formaggio “Il Pecorino”
o 3° Premio al Caseificio Pienza SOLP SpA
Comune di Pienza (SI)
Formaggio “Bio Pienza”
12. Categoria “Pecorini stagionati”
o 1° Premio alla Soc. Frecco SpA
Comune di Gualdo Tadino (PG)
Formaggio “Pecorino stagionato”
o 2° Premio all’Az. Rotolo Gregorio – Cons. Parco Produce scrl
Comune di Scanno (AQ)
Formaggio “Pecorino scorza nera”
o 3° Premio all’Az. Coop Agricoltura Nuova
Comune di Roma
Formaggio “Pecorino stagionato”
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Ecofattorie Sabine scarl
Comune di Poggio Mirteto (RI)
Formaggio “Pecorino stagionato 24 mesi”
o Diploma di Gran Menzione all’Az. Agr. D’Amico Maria Rita
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Formaggio “Pecorino siciliano DOP
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Le panzane sul biologico
Di biopanzane o biofrescacce (come si direbbe a Roma) ne girano tante.
Proprio a Roma, nello scorso anno scolastico, girava tra i genitori dei bambini delle scuole materne ed elementari, come una specie di "catena di Sant'Antonio", la lettera accorata di una mamma ben informata (!) che sosteneva di sapere perché bisognava eliminare gli alimenti biologici dalle mense: una serie di sciocchezze enormi.
Ora arriva la notizia del comune di Genova che taglia i prodotti bio dalle mense scolastiche perché ai bambini non piacciono.
Ora, dire che la cosa non regge è dire poco.
C'erano studi e sondaggi precisi sul gradimento dei bambini PRIMA dell'introduzione dei cibi bio? Da quanti anni si usano i prodotti bio? Non sarà forse che i bambini sono ogni anno sempre più abituati ai gusti micidiali di snack, patatine e piatti pronti? E ancora: se ai bambini non piacciono i prodotti bio in mensa, non saranno da bocciare i cuochi?
Inutile dire che, andando per luoghi comuni, c'è da fare cattivi pensieri sul fatto che la scelta venga da Genova...
Indicativa è poi questa dichiarazione dell’assessore di Genova, Paolo Veardo: "Non abbiamo niente contro il biologico, ci mancherebbe, ma dopo l’esperienza che abbiamo fatto nella refezione ci sono dei correttivi necessari. C’è poco da fare, ai bambini piace una mela rotonda, rossa, grossa, quelle biologiche, bruttine, ce le mandano tutte indietro. Dalla mensa scolastica alla spazzatura".
In altri termini: ma chi se ne frega dell'educazione alimentare, chi se ne frega dell'educazione del gusto, chi se ne frega della salute...
Scommettiamo che se vado a Genova e inizio a dare ai bambini ogni giorno pizza, crocchette, hamburger e pop corn, ottengo il maggior gradimento mai registrato?
“Sorprende e addolora la scelta annunciata dal comune di Genova, da molti anni in prima linea per sostenere la qualità nella ristorazione collettiva”. Commenta così Paola Trionfi, responsabile del settore Ristorazione dell’Associazione Italiana Agricoltura Biologica, la notizia che il Comune ha deciso di eliminare i prodotti bio dalle mense scolastiche, per il basso gradimento dei bambini.
“Il Comune di Genova – continua Trionfi - è titolare della carta dei servizi della ristorazione collettiva dal 1997, e negli ultimi anni ha promosso importanti iniziative e manifestazioni a riguardo, come la Fiera dei sapori, ricevendo riconoscimenti nazionali e internazionali.Senza contare che è inserito nel database europeo delle buone pratiche della ristorazione collettiva, promosso dal progetto Food for Health (www.alimenterra.org).”
Secondo la responsabile ristorazione di Aiab: “Forse varrebbe la pena di chiarire la reale motivazione di questa scelta. È improbabile che i bambini di Genova dopo diversi anni, improvvisamente non gradiscano più il biologico, in controtendenza col dato nazionale di un milione e 400mila pasti bio giornalieri”.
“Se la causa fosse un problema di qualità della fornitura, sarebbe doveroso risolverlo attraverso lo strumento del capitolato. Ma se la motivazione fosse invece la riduzione dei costi (vedi il taglio di 130.000 pasti in tutte le scuole entro il 31 dicembre all'avvio del nuovo capitolato d'appalto che attribuirà 71 punti alle offerta più economiche e solo 29 alla qualità), allora sarebbe meglio non ricalcare stereotipi ormai desueti del biologico brutto da vedere e poco buono da mangiare, anche perché difficile da trovare sul mercato”.
Comprendiamo le serie ragioni economiche che, dopo il taglio dell’Ici e del governo, condizionano pesantemente le scelte di qualità molti comuni Genova compresa, invitiamo solo a non confondere qualità e sostenibilità di una mensa con alimenti biologici (di indubbi vantaggi nutrizionali e protettivi della salute dei bambini - vedi Dossier Fibl) con l’offerta di banane e cioccolato, seppur “equosolidali.”
Sull'argomento è intervenuto anche il presidente dell'Aiab, Andrea Ferrante.
"Quello di dire che la mensa biologica non piace ai bambini è un vecchio trucco. Evidentemente a Genova c’è un problema di controllo di qualità dei prodotti, ma è colpa loro che non sono all’altezza, certo non dei prodotti biologici".
Andrea Ferrante, presidente dell’associazione italiana per l’agricoltura biologica (Aiab), commenta così la notizia apparsa oggi sul Corriere della Sera secondo la quale la giunta Vincenti ha eliminato il bio dalla mensa perché, appunto, non sarebbe gradito ai piccoli.
[fonte: Aiab; foto: Flickr]
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