Ora la Spagna ci ha battuto anche in un'altra importante partita.
Nel 2008, infatti, la Spagna ha scavalcato l'Italia come maggior produttore biologico europeo.
La Spagna è arrivata a un totale di 1,25 milioni di ettari, rispetto a 1,15 milioni dell'Italia.
Il sorpasso spagnolo è avvenuto soprattutto grazie alla Andalusia che sta diventando uno dei centri del biologico europeo. Con 784mila ettari coltivati e 8.125 operatori biologici, l'Andalusia è di gran lunga la prima comunità regionale spagnola per il biologico.
I dati sono stati diffusi al BioFach 2009 da Francisco Casero, presidente del Ccae, Comité de Agricultura Ecológica de Andalucía.
Una considerazione: come al solito, il Bel Paese preferisce pavoneggiarsi nei suoi primati, invece di lavorare per consolidarli.
Da anni sentiamo una sfilata di politici, sindacalisti, esperti, cuochi ecc. decantare a chiacchiere il primato italiano nei prodotti tipici, di qualità e anche per quelli biologici.
Ebbene, mentre noi parliamo, gli altri fanno i fatti.
In Spagna da anni si promuovono programmi di sviluppo, di ricerca, di conoscenza del biologico tra i consumatori e nelle scuole.
In Italia il meglio che può capitare è vedere qualche pubblicità, più o meno occulta, dei prodotti biologici in una fiction. Da anni si aspetta una legge di riforma che dia finalmente norme adeguate a un settore enormemente cresciuto dal 1992 (anno della prima normativa europea sull'agricoltura biologica) ad oggi: sono tutti sempre d'accordo (destra e sinistra) ma la legge non si fa.
Il Piano d'azione sul biologico, anche questo reclamizzato più volte da destra e da sinistra, vivacchia.
Intanto gli spagnoli vanno in testa e, come nel calcio, non sembrano disponibili a lasciarla tanto presto.