domenica 16 dicembre 2007

La Fao frena sul biologico

Alcuni mesi fa la Fao aveva affermato nel rapporto “Agricoltura organica e sicurezza alimentare” che l'agricoltura biologica è perfettamente in grado di produrre cibo a sufficienza per i fabbisogni della popolazione mondiale.

A distanza di qualche mese il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha fatto marcia indietro, sostenendo che per sfamare il pianeta non si può fare a meno dell’utilizzo degli input chimici ed in particolare dei fertilizzanti di sintesi. In teoria la dichiarazione di Diouf farebbe seguito ad alcuni articoli giornalistici in cui si è sostenuto che la stessa Fao propone l’agricoltura biologica come soluzione per sconfiggere la fame. In realtà, come abbiamo visto, la posizione ha origine da un rapporto dello stesso organismo internazionale.

Sulla vicenda ha preso posizione anche FederBio, l’organizzazione unitaria dell’agricoltura biologica e biodinamica. “Le recenti dichiarazioni del direttore generale della Fao sulla necessità dell’impiego della chimica di sintesi e sulle difficoltà di applicazione dell’agricoltura biologica nei Paesi in via di sviluppo ci lasciano perplessi.” Il biologico, secondo FederBio, ha costi più bassi e può portare ad avere, specie nel lungo periodo, rese uguali o addirittura superiori all’agricoltura convenzionale, contribuendo in maniera fondamentale a ripristinare la sostanza organica nel terreno e, quindi, a difendere i suoli dalla siccità e dalla desertificazione.

Leggi il comunicato della Fao

Leggi la posizione di FederBio

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